giovedì 29 novembre 2007

Esiste la lotta di classe? E, se no, come si chiama la rabbia che sento?

«Mi domandavo, mi domandavo: la lotta di classe, la lotta politica, ideologica; la lotta culturale, in buona sostanza. Quella che ci pone, inevitabilmente in conflitto. Mi domandavo, dicevo: davvero la lotta di classe non è attuale?
Io, personalmente, la vivo tutti i giorni. Credo di viverla? Meglio che credere in qualche dio che premi o punisca, vezzosamente.
Le mie tradizioni culturali sono l'eruzione del vulcano, il suono del gong, il tuono che fa fremere il vapore. Esistono ancora le classi sociali, e sono diventate classi socio/culturali; la distinzione, il divario, il cozzare sono ancora più forti che trent'anni, quarant'anni fa. All'epoca, si accusavano gli intellettuali di essere snob; ritengo che ora, ai nostri giorni, pur non potendo definirci "intellettuali", noi abbiamo il dovere di essere snob. Di indignarci. Di fare cultura.»

(le mani si muovono sul tavolo, il microfono viene spento, la puntina del giradischi inizia a gracchiare:)

«Us, and them
And after all we're only ordinary men.
Me, and you.
God only knows it's not what we would choose to do.
Forward he cried from the rear
and the front rank died.
And the general sat and the lines on the map
moved from side to side.
Black and blue
And who knows which is which and who is who.
Up and down.
But in the end it's only round and round. And round.
Haven't you heard it's a battle of words
The poster bearer cried.
Listen son, said the man with the gun
There's room for you inside.

"I mean, they're not gunna kill ya, so if you give 'em a quick short,
sharp, shock, they won't do it again. Dig it? I mean he get off
lightly, 'cos I would've given him a thrashing - I only hit him once!
It was only a difference of opinion, but really...I mean good manners
don't cost nothing do they, eh?"

Down and out
It can't be helped but there's a lot of it about.
With, without.
And who'll deny it's what the fighting's all about?
Out of the way, it's a busy day
I've got things on my mind.
For the want of the price of tea and a slice
The old man died.»


(suvvia, versate una piccola lacrima per un disperato, fratelli miei)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

l'indignazione s'è persa. l'hanno mollata i pigri e i più, e gli altri attorno l'hanno fatta diventare fallo di reazione. gli arbitri.

la lotta di classe è idea indecorosa, ma appena un po', non abbastanza per essere rivoluzionaria.

andre ha detto...

la foto è molto bella...del resto non credo esistano più classi sociali, ci sono i ricchi e ci sono i poveri... e basta....e io sono povero ... eheheh, anche se non c'è molto da ridere...

matia ha detto...

una lacrimuccia la verso,
nel mio bicchiere,
cosi sembra piú pieno,
la verso, per la foto,
o per te o non lo so,
non mi interessa.
mi indigno
(del mondo,
non della mia lacrima)