Avrei voluto salutarti più degnamente, caro Giulio.
Bon voyage, mon ami.
Arrivederci a Parigi...
«...e a Parigi mi aspettano ancora;
c'è una stanza con bagno prenotata a mio nome.
La moquette sarà piena di topi...
Ieri, alla televisione, mi hanno detto di stare tranquillo:
non c'è nessuna ragione di aver paura,
non c'è proprio niente che non va...»
1 commento:
Caro mio, non v'è un modo migliore di fare le cose, c'è solo quello giusto.
E quello giusto era sbronzarsi dopo il reading, cosa che abbiamo fatto.
Pensa invece a rancurarti (espressione intraducibile veneta) e, se vuoi, a venire a trovarmi!
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