venerdì 13 luglio 2012

Lettere da Sapporo #6

Tokyo come Times Square moltiplicata molte volte per se stessa (e solo per se stessa).
La tradizione ha fatto un lungo percorso, per cancellarsi, e per permettere ai turisti di tirare il soldino, agitare il cassettino, interrogare la fortuna ("tutto andrà bene, prima o poi").
I ristoranti chiudono alle 22.00, sicché la mia gita sbagliata (sono finito a Shinjuku anziché ad Harajuku, e sulla strada del ritorno mi sono perso), terminata alle 21.50, ha causato un piccolo incidente diplomatico con il capo: lui dormiva, mentre io lottavo con la mappa (mentale, ché fisica non c'era), ma ovviamente qualsiasi colpa del disguido era facilmente attribuibile al sottoscritto (e solo al sottoscritto). In una messa bassa di sfoghi soffocati, una specie di recriminatio interrupta.
Considerazione del giorno: chi legge i libri sbagliati, sbaglia; chi non legge, sbaglia di più; chi non legge e ne avrebbe bisogno, sbaglia a maggior ragione.


Chiudo le comunicazioni, domani si torna a casa.

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