mercoledì 11 giugno 2008

Tutti ingrati

Manhattan Serenade. A.J. e il suo entourage arrivano in un night-club di New York. A.J. regge la catena d’oro di un babbuino col culo viola. A.J. indossa calzoni alla zuava di lino a scacchi e una giacca di cashmere.
gestore: «Aspetti un attimo. Aspetti un attimo. Che cos’è?».
A.J.: «È un barboncino illirico. La bestia migliore cui può affezionarsi un uomo. Darà tono alla tua bettola».
GESTORE: «A me sembra un babbuino col culo viola e perciò resta fuori».
TIRAPIEDI: «Ma lo sai chi è costui? È A.J., l’ultimo spendaccione dei tempi d’oro».
GESTORE: «Digli di prendere quel bastardo col culo viola e di andare a spendacciare da un’altra parte».
A.J. si ferma davanti a un altro night-club e guarda dentro. «Froci eleganti e fighe stagionate, cristo dio! Siamo nel posto giusto. Avanti, ragazzi!».
Infila un paletto d’oro nel pavimento e ci lega il babbuino. Comincia a parlare con modi forbiti, mentre i suoi tirapiedi forniscono informazioni dettagliate.
«Fantastico!».
«Mostruoso!».
«Un vero paradiso!».
A.J. si infila in bocca un lungo bocchino, fatto di un materiale oscenamente flessibile. Dondola e ondeggia come se fosse dotato di una ripugnante vita da rettile.
A.J.: «Insomma, eccomi lì a pancia in giù a diecimila metri d’altezza».
Vari froci poco lontano alzano la testa come animali che fiutano il pericolo. A.J. balza in piedi con un ringhio muto.
«Brutto succhiacazzi col culo viola!» grida. «Adesso te la faccio vedere io a cagare per terra!». Tira fuori una frusta dall’ombrello e colpisce il babbuino sul culo. Il babbuino grida e strappa via il paletto conficcato per terra. Salta sul tavolo vicino e si arrampica su una vecchia che muore d’infarto sul posto.
A.J.: «Mi scusi, signora. La disciplina prima di tutto».
Frusta freneticamente i babbuino da un capo all’altro del locale. L’animale salta in braccio ai clienti urlando, ringhiando e scagazzando per il terrore, corre su e giù lungo il banco del bar, si lancia dai tendaggi ai lampadari...
A.J.: «O impari a cagare come si deve o non sarai mai più in condizioni di farlo».
tirapiedi: «Dovresti vergognarti di far arrabbiare così A.J. dopo tutto quello che ha fatto per te».
A.J.: «Ingrati! Tutti ingrati! Lasciatevelo dire da un vecchio trans».

(W.S. Burroughs, “Pasto nudo”, 1959; trad. F. Cavagnoli)

1 commento:

Anonimo ha detto...

cosa c'è sulla punta della forchetta?