[Le premesse (prima e seconda, non filosofica) sono lì a far passare il tempo. Il resto si espone compostamente.]
giovedì 6 marzo 2008
Lacrime di profilo
Amico mio, ti regalo contorni bohémien, e ti penso con un foulard intorno al collo, sotto la barba, bere vino rosso bordeaux e scrivere sul tuo taccuino, sorridendo all’ammiccamento e alle risate di ragazze francesi.
«ma come ti dicevo, io sono a Parigi, qui è apprezzato ubriacarsi, scrivere sulle moleskine, importunare le ragazze»
«Qui è difficile, talvolta. Talvolta molto bello. Non abbiamo equilibrio alcuno, amico mio. Altro che funamboli, siamo già sotto il filo.»
«ma, dissento: il filo è sopra la nostra testa, e noi cerchiamo di camminarci dritti sotto, nell'aria. Ubriachi»
Usando le mani come piedi.
Ce ne restiamo qui, a ripetere fra noi e noi, malinconicamente, quanto siamo decadenti. A sfogliarci, perdendo il conto delle pagine. Svuotando la nostra distrazione, rovesciandola sulla strada come un secchio d’acqua. Ballando mollemente il nostro Mardi Gras, la sua lascivia.
Può bastare un palloncino per volare via?
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1 commento:
Merci beaucoup, mon frère.
Basta un palloncino, o anche meno: l'idea di un palloncino.
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