Almanacco: correva l'anno... dove correva, l'anno?
Con i santi Patrizio e Plebeo, io passo il tempo ferito a scrivere per me stesso piccole liste voraci. "Mi piace", "Non mi piace", "Mi fa arrabbiare", "Mi intenerisce", "Vorrei condividere".
Mi parlo addosso. (Come Walter nel Big Lebowski — o proprio come Moses Herzog.) Forse diventerò ebreo?
Dove diavolo sono (arrivato)? Cos'è questo coniglietto bianco, da dove salta fuori? Come diavolo sono (diventato)? Il diavolo a quattro che fa le pentole ma non i coperchi? Il diavolo A4 è solo un disegno, mica un'automobile.
Ecco, il punto è che non c'è punto, e nemmeno una linea. La linea è stata oltrepassata.
I messaggi si sono persi, perché erano in bottiglie troppo grandi, o in mari di parole troppo asciutte.
Ho perso il filo, ma tanto il filo era solo una lama.
Nel frattempo, per non perdere (il) tempo, la bussola mi si è frantumata in tasca, e io vorrei proprio cavarmela (di tasca?), ma non conosco abbastanza bene il sole; so solo aspettarlo. Aspettare. Aspettare un momento.
Mi bagno i piedi e lascio che la marea della clessidra mi risucchi. Non ho mai imparato a nuotare.
«...Don't ya love her as she's walkin' out the door
Like she did one thousand times before...»
1 commento:
Eccomi qua, son venuto a vedere l'effetto che fa la mia faccia nei vostri occhi.
Il popolo eletto non ci accetta, per sua regola. Auto-eleggiamoci popolo d'opposizione.
Tien duro, e lascia scorrere.
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