Ti ricordi?
Tu dentro l'aula a fare l'esame con Fois, Candido come i suoi capelli e il fumo del suo sigaro. Lui fuori, a passeggiare sul corridoio, con il sigaro, appunto; lui fuori a passeggiare e chiacchierare al telefono. Tu lì dentro ad aspettare. Il legno un po' lugubre ai muri del Bo, un legno caldo e unto di passaggi e sudori e sforzi per il pane. Ed io pure, fuori; io pure ad aspettare. Ad aspettare te.
Non m'importa di nient'altro. Mi manchi.
Molto.
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