"Dedicato a tutti quelli che stanno scappando"
(G. Salvatores, Mediterraneo, 1991)
«smania –
smania di –
di –
qual è la parola –
smania da questo –
fin da questo –
dato –
smania dato questo di –
visto –
smania visto questo –
questo –
qual è la parola –
questo –
questo questo –
questo qui –
tutto questo questo qui –
smania dato tutto questo –
visto –
smania visto tutto questo questo qui di –
di –
qual è la parola –
vedere –
intravedere –
credere d'intravedere –
volere credere d'intravedere –
smania di voler credere d'intravedere quale –
quale –
qual è la parola –
e dove –
smania di voler credere d'intravedere quale dove –
dove –
qual è la parola –
là –
laggiù –
lontano –
là lontano laggiù –
a fioco –
là lontano laggiù a fioco quale –
quale –
qual è la parola –
visto tutto questo –
tutto questo questo qui –
smania di vedere quale –
intravedere –
credere d'intravedere –
volere credere d'intravedere –
là lontano laggiù a fioco quale –
smania di voler credere d'intravedere quale –
quale –
qual è la parola –
qual è la parola»
(S. Beckett, "Qual è la parola", trad. G. Frasca)
«Sguardo fisso incollato allo sguardo fisso. Macchie confuse di schiene ricurve nello sguardo fisso incollato allo sguardo fisso. Due buchi neri. Di un nero fosco. Dentro attraverso il cranio fino alla sostanza molle. Fuori dalla sostanza molle attraverso il cranio. A bocca aperta nel viso invisibile. Questa dunque la crepa? La mancanza di crepa? Tentare meglio peggio di incastonare il cranio. Due buchi neri nell'avancranio. Oppure uno soltanto. Tentare ancora meglio peggio uno soltanto. Un unico fosco buco nero in mezzo all'avancranio. Dentro cui l'inferno del tutto. Fuori cui l'inferno del tutto. Così meglio che niente dire peggio lo sguardo fisso da adesso.»
«E se il cranio se ne andasse? Praticamente se ne andasse? Dentro che cosa allora il buco nero? Fuori da cosa allora? Quale mai perché al tutto? Meglio peggio così? No. Meglio peggio il cranio. Quanto rimasto del cranio. Di molle. Pessimo fra tutti i perché al tutto. Non vada via dunque il cranio. Non vada via quanto rimasto del cranio. E in questo ancora il buco. Al cui interno quanto resta di molle. Dal cui interno quanto poco ne resta.
Basta. Tutto a un tratto basta. Tutto a un tratto tutto lontano. Neanche una mossa e tutto un tratto tutto lontano.Tutto al minimo. Tre spilli. Un unico buco di spillo. Nel foschimassimo fosco. A vastità di distanza. Ai limiti del vuoto illimitato. Oltre cui non oltre. Ottimo peggio non oltre sia. In nessun modo meno. In nessun modo peggio. In nessun modo niente. In nessun modo ancora.
Detto in nessun modo ancora.»
(S. Beckett, "Peggio tutta", trad. G. Frasca)
Non c'è per forza bisogno di tutti. Forse per forza c'è bisogno di pochi. Meglio peggio così? Non lo so.
Ma quante poche parole bastano, basterebbero, non sono bastate...
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