Come dicevo ieri ad un amico, in questo periodo sopporto peggio del solito le contraddizioni, le incongruenze e le velate ipocrisie.
Le grandi dichiarazioni lasciano sempre il tempo che trovano; ma in questi giorni le percepisco come ancora più grottesche e deformate. E deformanti.
Che bisogno c'è di assumersi ruoli impropri e non gestibili? Quante cicale, quante formiche; "a ciascuno il suo", come diceva qualcun altro meglio di me?
Una lunga lista di stracciatori di vesti. Ecco tutto.
Mamma mia.
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