giovedì 2 ottobre 2008

Non credo in Dio, ma credo nella Chiesa

«L'invertitore semantico non è un una nostra esclusiva.

Ieri, seguendo un'indicazione del blog Wittgenstein, sono arrivato a un altro blog che a quanto pare è in rete da pochi giorni. E' perfettamente anonimo, i post sono firmati con il nickname "alfb"; si intitola "luoghi comuni al contrario" e ha un sottotitolo che mi sembra grandemente esemplificativo del senso dell'operazione: "Una volta qui era tutta città" (http://luoghicomunialcontrario.wordpress.com/).

Il sottotitolo ribalta il famoso "Una volta qui era tutta campagna", che è stato anche il titolo di un libro di Fabio Fazio, scritto usando esclusivamente luoghi comuni. Non penso però che Fazio sia l'autore del blog.

Ogni post del blog è una semplice frase, che esprime l'esatto contrario, o meglio l'esatto contraddittorio, di un luogo comune.

A volte basta togliere o aggiungere un "non", come in "Premetto che sono razzista" (il post di ieri).

A volte, bisogna sostituire una parola come in "Una volta qui era tutta città".

A volte, bisogna invertire due membri della proposizione, come in "Non credo in Dio, ma credo nella Chiesa" (che tra l'altro dice qualcosa di molto più vero e comune del luogo comune contrario).

A volte, il risultato è un po' banale; a volte, è geniale: è il caso di "Gli albini hanno la musica nel sangue".

Come bibliografia si potrebbe suggerire a chi ha aperto il blog un saggio di Umberto Eco sull'aforisma, in cui il semiologo usa il metodo del ribaltamento per distinguere aforismi e paradossi, con applicazioni su Pitigrilli e Oscar Wilde (ora lo si legge in Sulla letteratura, Bompiani).

Non propongo a voi, invece, di riprendere il gioco, perché non mi piace piratare i giochi altrui e mi dà fastidio quando qualcuno prende i giochi da qui e li gioca in altri siti. Se vi vengono degli esempi, mandàteli direttamente al blog. Che vengano è inevitabile: io oggi direi "In fondo Mussolini ha fatto anche molte schifezze"»

(S. Bartezzaghi, "Lessico e nuvole", Repubblica on-line, 2 ottobre 2008)

1 commento:

alberto ha detto...

"Premetto che sono razzista" è meraviglioso.