giovedì 31 gennaio 2008

Dopo Rossini: A rum tale

Parte prima: fottiti, grassona palindroma e frustrata. La tua vacua superficialità è la tua colpa e, al tempo stesso, la tua punizione. Non troverai mai sfogo, non conoscerai pace. Non scoppierai mai, pallone gonfiato; non avrai la soddisfazione di scoppiare e volare in mille pezzi in mille cieli. La pena del tuo vuoto pesante, il peso ingeneroso del tuo grossolano sentire finiranno per schiacciarti. Grassona.


Parte seconda: un pensiero fugace, ma non per questo meno vivo, a chi oggi ha fatto degli esami, a chi domani ne farà.

Parte terza: stringi la mia mano, sono qui con te, stringi la mia mano, ci solleveremo.

«She's fuddled my fancy.
She's muddled me good.
I've taken to drinking,
and given up food.
I'm buying an island
somewhere in the sun.
I'll hide from the natives
live only on rum.
I'm selling my memoirs.
I'm writing it down.
If no one will pay me
I'll burn down the town.
I'll rent out an aircraft
and print on the sky.
If God likes my story
then maybe he'll buy.
I'm buying a ticket
for places unknown.
It's only a one-way
I'm not coming home.
She's swallowed my secret,
and taken my name.
To follow my footsteps
and knobble me lame.»

(K. Reid, 1972)

1 commento:

GRETA ha detto...

questo post mi piace un sacco.