Il ministro Scajola - quello del G8, quello del "rompicoglioni" dato a Biagi - finisce nella merda perché, a quanto pare, ha comprato una casa con i soldi gentilmente prestatigli da un faccendiere; dice di essere stato infangato, e tira in ballo i disgraziati dei suoi figli: disonorati (ovviamente non da lui, ma dagli indiani cattivi).
I suoi amichetti strillano "No ai processi sommari".
Ma infatti, infatti: no ai processi sommari. Sì a quelli veri.
Scajola, vaffanculo, va'.
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