giovedì 3 settembre 2009

La salute non ha prezzo; quindi: «Rallentare il ritmo».


Oggi è il giorno predestinato a lasciarmi «sospeso tra il calcetto e la paranoia».
Tento, con lentezza, di iscrivermi ad esami finali. E di costruire la carrozza che mi ci porterà.
Il concetto è: lavorare con lentezza. (Senza fare ALCUNO sforzo).
Ne frattempo, mentre mi vedo lavorare (da una prospettiva esterna, in un'atmosfera da Charles Dickens), resto qui. E non sono più me stesso se non a tratti. Ed ho incontri ansiogeni. E mi mancano tante cose. Mi manca lei.
E non si può fare NIENTE. Se non constatare quanto siamo piccoli di fronte alla nostra caducità.
Perciò – forse ESATTAMENTE per questo – le poesie lasciano il tempo che trovano. Non incidono sul meteo, dico: né su altro. Ne abbiamo sopportata anche troppa, di carta straccia. Dico: mi va di stracciarla. E allora la straccio. Senza fare alcuno sforzo.
Poi lavoro con lentezza.

2 commenti:

leti ha detto...

Sarà anche vero, ma certe poesie si scolpiscono nella memoria e riaffiorano quando meno te lo aspetti e a volte sono dolce e a volte sono amare.

Vale ha detto...

....Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo
la salute non ha prezzo, quindi rallentare il ritmo
pausa pausa ritmo lento, pausa pausa ritmo lento
sempre fuori dal motore, vivere a rallentatore
Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo
ti saluto ti saluto, ti saluto a pugno chiuso
nel mio pugno c'è la lotta contro la nocività
Lavorare con lentezza senza fare alcuno sforzo

CHE GRAN TESTO!!SANTE PAROLE!!PENSA CHE QUANDO SONO IN CRISIS -SENZA ACCORGERMENE-I MIEI TARLI MENTALI INZIANO A TAMBURARE E CANTICCHIARE QSTO JINGLE!!!