Cinque mesi.
«...Però non mi confondere
con niente e con nessuno
e, vedrai, niente e nessuno
ti confonderà...
Nemmeno l'innocenza nei miei occhi
– ce n'è già meno di ieri,
ma che male c'è?
Le navi di Pierino
erano carta di giornale
eppure, guarda, sono andate via:
magari dove tu volevi andare
ed io non ti ho portato mai.
Ma puoi chiamarmi ancora
"amore mio"...»
I ricordi delle pose scattate, e della fortuna delle mie orecchie e dei miei occhi. Della curiosità.
Mi manchi.
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