Trento-Teramo 1-1 (2-4 dopo i rigori).
Ci scontriamo con regole molto rigide e arbitri compiacenti. Attenzione massima per le linee, i cambi, gli scambi con il portiere. Le partite non prevedono pareggio: nel caso in cui si finisse in parità, sono gli odiosi calci di rigore a regalare un punto in più alla squadra più brava.
Impiegato per una decina di minuti a ridosso della fine del primo tempo, Luca compie un paio di buone chiusure difensive e applica il pressing alto per impedire il gioco degli avversari e favorire le ripartenze.
Tuttavia, il mister (che è anche giocatore, ma è ben lontano dall'essere Gianluca Vialli, pelata a parte) non nasconde di avere davvero poca fiducia in lui. Fino, almeno, al momento dei rigori finali: quando non tutti se la sentono, di provare a buttare quella palla pesante alle spalle del portiere, e il mister guarda Luca: «Lo tiri tu?». Certo, che lo tiro io. Anche se non sono rigorista.
Il primo: dentro. Il secondo: palo. Il terzo: palo. Il quarto: cerco di angolare, la palla è nello specchio, non forte ma allo spigolo. Il portiere si butta e para.
Non un grande inizio, davvero.
Vedremo che succederà.
1 commento:
rigori maledetti!
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