giovedì 8 marzo 2012

Si è buttato o era rigore?

Tutti indignati per lo striscione geniale della curva "Bulgarelli" durante Bologna-Juve di ieri sera:


«Pessotto simulatore. Si è buttato o era rigore»?


(aggiungo il punto di domanda, che rende il concetto ancora più chiaro)


Tutti indignati perché viviamo in un paese senza senso dell'(auto)ironia.

Quei fascisti di merda dei "drughi", gli ultras della Juve, preparano tutte le domeniche striscioni (ricordiamo, tanto per dirne uno, "Facchetti morto che parla") con toni marziali e caratteri forzanuovisti (perché sono fascisti, sic!, nello stadio e fuori) e intonano cori raccapriccianti, ma nessuno batte ciglio. Come in nessun altro stadio italiano, dove ogni domenica la gente si insulta a morte.

Questi quattro pellegrini reagiscono solo davanti all'ironia. È incredibile.

(Stiamo peraltro parlando di uno che è ancora vivo: quale modo migliore dell'ironia per stemperare la tensione del gesto?)


«Non si scherza con la morte». Ma la si affronta perché esiste, fessi. Magari senza questo sconcertante perbenismo e con la dovuta lucidità.


Ah, dimenticavo: forza Bologna, sempre.

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