martedì 20 gennaio 2009

Trenta giorni.

Va così, fino in fondo. È stato così in questi mesi; non cambia ora. Cosa ci vuoi fare? Cosa ci possiamo fare? A volte piangevamo, a volte ci ridevamo su; siamo andati avanti, comunque, pensando a questo nostro futuro, così denso, così pieno, pensando a tutti i nostri progetti. Che erano tanto più grandi di tutte quelle manfrine e idiozie. Ma adesso, però? Spaesato, non ti vedrò entrare là; resterò fra i nostri progetti ammaccati, chiusi in un cassetto del quale hai la chiave. Nel tuo fumo che non puoi più.
Va così, fino in fondo. Piango, ma mi impegno per riderci su. I nostri simboli sono così forti...
Sarò a Lisbona (ti ricordi Lisbona? Quei bambini che si mettevano in posa?); ti porterò con me, fuori di lì. Il tuo sguardo nel mio. Ti porto con me.

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