sabato 23 luglio 2011

Povera Norvegia. Com'è veder devastare il sogno ad occhi aperti di una società civile?

Ha ragione Adriano Sofri: la Norvegia è un paese fatto di solidarietà, di gente che sa vivere nella natura con savio rispetto; un popolo sobrio, di poliziotti disarmati e di governanti che resistono all'aggressività capitalista.

La Norvegia è un paese che oggi è colpito al cuore dal male della violenza. Della destra, come sempre.
Le bombe e i proiettili sono quelli di un pazzo fascista: e non del "terrorismo islamico", sempre colpevole a prescindere (come accadeva, negli anni '70, alla sinistra, sempre primo colpevole delle vili nefandezze dei terrorismo nero).

«La violenza non ci deve terrorizzare», ha detto Jens Stoltenberg, che è il primo ministro norvegese, laburista. Ha ragione.
Non bisogna avere paura, ma alzare i propri occhi mortali.
«Non ci toglieranno il nostro modo di vivere»: parole sagge, parole sante.
Non ce lo faremo togliere, ma anzi, lo perseguiremo con costanza.

giovedì 14 luglio 2011

Buon viaggio, mia piccola bella...
E scrivimi presto; io lo farò.

martedì 12 luglio 2011

Il disegno di legge sul biotestamento ha passato arrogantemente le porte della Camera, e se ne va verso il Senato.

La legge vieta «ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al suicidio, considerando l'attività medica e quella di assistenza alle persone esclusivamente finalizzate alla tutela della vita».

La legge prevede che il malato possa dichiarare quali trattamenti desidera ricevere, ma che non possa escludere quelli cui non vuole essere sottoposto.

La legge stabilisce che il medico non sia vincolato a quanto scritto nel biotestamento.

La legge prevede, insomma, la rincorsa cieca a quello che gli invasati reazionari chiamano "diritto alla vita". Certo: il diritto a una vita di dolore, profondo e lancinante, per chi si ammala e per chi gli è vicino. Il diritto all'umiliazione. Il diritto alla disperazione.


Voi, voi che in nome del vostro bieco cattolicesimo oscurantista e violento pensate di poter disporre, in vece di un dio che tenete nel portafogli, della vita e del dolore altrui: voi meritate quel dolore: avete guadagnato sul campo il diritto alla sofferenza atroce, lunga, pestilenziale; il diritto a scivolare con strazio nel baratro, trascinando con voi chi vi è legato.

Siete disgustosi.


venerdì 8 luglio 2011

Non so ancora se il Bologna comprerà Diamanti, ma una cosa è certa: a lavorare al caldo si diventa pazzi.