giovedì 20 ottobre 2011

Negli occhi del dittatore morto, il riflesso della caducità; più nessuna arroganza, più nessuna follia: solo esilità e stupore. Anche la belva diventa umana quando il suo sguardo spira.

mercoledì 19 ottobre 2011

Welfare a salve.

Grande attenzione mediatica è stata rivolta al soldato israeliano liberato da Hamas in cambio di numerosi detenuti palestinesi ospitati dalle carceri d’Israele. Ieri sera (18/10) il TG2 faceva notare che molti dei primi 500 arabi liberati sono terroristi ergastolani, perché hanno partecipato ad attentati contro Israele; mentre non menzionava la provenienza degli altri detenuti, né il numero di donne. A parte questo, ho una domanda, trita ma resa di nuovo attuale dallo sguardo smarrito dell’ostaggio liberato: è civile, in senso lato, uno stato che obbliga i Gilad Shalit, spesso soldati non certo per vocazione, a 3 anni di leva? In altri termini: uno stato simile garantisce il welfare state dei propri cittadini? Non so se prima della prigionia il soldato Shalit fosse psicologicamente stabile (le foto di repertorio aiutano poco): ma adesso fa paura. Pare un autistico che è stato picchiato.

martedì 18 ottobre 2011

Manichini #2.

Scarpe rosse sportive, Scarpa. Quando il freddo (pure in ufficio) chiama, Luca risponde. L'ex capo: «Vai ad arrampicare, con quelle scarpe?». Commento salace. No, se non voglio ammazzarmi.
Giacca rossa antivento, morbidamente fasciante le reni; storici pantaloni neri FVR, ormai grigio scuro, con tasche laterali; felpa con cappuccio. L'altro collega: «Vestito sportivo, oggi, eh?».

Sì.

Bravi a notarlo, direi.

Vestito sportivo. E determinato a non prendere lezioni di moda da Jocelyn (chi altro si mette, contemporaneamente, i pantaloni gialli e i mocassini turchese?) e dal manichino della Standa (ve ne sono talmente tanti, negli uffici, che ci si domanda come possano ancora lavorare).

sabato 15 ottobre 2011

l'Uomo di Latta.

Il Grande Capo ha trasportato, nel bagagliaio del suo potentissimo SUV, e scaricato davanti all'azienda i pezzi dell’Uomo di Latta. L’operaio L. ha poi messo insieme questi pezzi, permettendo all’Uomo di Latta di sollevarsi in piedi e muovere d’intorno le sue braccia di latta a imbuto ed i suoi grandi occhi blu di filtro della caffettiera e led.
La qualità della mia vita lavorativa è aumentata di quel non-so-che.